L’industria dei casinò del Nevada si dichiara assolutamente contraria al disegno di legge che punta ad incrementare il ricorso all’energia pulita nello Stato. Si vuole riferire anche di questo argomento che non riguarda discorsi sul gioco d’azzardo o sulle slot machine gratis, ma solo per “curiosare” come vive l’industria del gioco in altri Paesi, lontani dal nostro, e come si rapporta questo settore al sociale. Sembra quasi che anche in realtà diverse dalla nostra, il mondo del gioco, ed in questo caso quello dei casinò, voglia fare “vita a sè” relativamente al resto dell’opinione pubblica “normale” dove in quasi tutto il Mondo si guarda con interesse all’uso delle fonti rinnovabili.
Per tornare, quindi, in Nevada si vuole riferire che la maggior parte dell’industria dei casinò si pone di traverso al disegno di legge che si trova sulla scrivania del Governatore del Nevada e che punta ad aumentare il ricorso all’energia rinnovabile nello Stato. Non è una questione da liquidare in poche righe, poiché chiama anche in causa il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e la sua decisione, alquanto “alternativa”, di ritornare sui suoi passi relativamente all’accordo sul clima siglato a Parigi.
Decisione che ha fatto e sta facendo ancora discutere e non poco a livello locale, con la reazione di nove Stati, tra cui California e New York -ed altre 125 città- che hanno confermato la loro intenzione di proseguire nelle proprie politiche ambientaliste, così da uniformarsi a quanto previsto nell’accordo di Parigi.
Gli Stati vogliono dimostrare un profondo impegno per la riduzione del carbone e per la crescita di energie rinnovabili e vogliono anche prendere in considerazione come questo percorsa possa essere considerato nel contesto dell’uscita del Presidente Trump dagli accordi sul clima. Ritornando al disegno di legge, si può dire che prevede che il 40% dell’elettricità dello Stato arrivi da fonti rinnovabili entro il 2030, e questo sarebbe in crescita rispetto all’obbiettivo del minore 25% che era stato fissato per il 2025.
Il Governatore del Nevada ha dinanzi a sé la decisione più efficace sull’energia pulita e sul clima che avrà la possibilità di prendere, si dice da parte di Dylan Sullivan scienziato senior del Natural Resources Defense Council -gruppo di difesa ambientale-, ed il progetto che è al vaglio aggiungerebbe circa 1,7 gigawatt di solare allo Stato entro il 2030, quasi il doppio della quantità attuale.
I proponenti di questa misura, nella quale bisogna considerare incluso il proprietario del casinò Mgm Resorts International, il banditore online Ebay Inc ed il fornitore di servizio dati Swith Ltd anticipano che le preoccupazioni che si possono avere sui costi sono assolutamente ingiuste a causa della continua diminuzione del prezzo dell’energia eolica e solare. E si aggiunge da parte del deputato del Nevada, Chris Brooks, sponsor del progetto di legge sulle fonti rinnovabili, “abbiamo uno dei migliori ambienti solari al mondo ed il costo del vento è ad un livello minimo” e questo dovrebbe smorzare qualsiasi contrarietà decisionale… almeno così sembra.
Ma la Nevada Resort Association e Sands, che sostiene l’energia pulita, ritiene che tutto questo discorso, oggi, sia prematuro poiché lo Stato stava cominciando a deregolare il proprio mercato elettrico attraverso il voto a novembre. Quel progetto, sostenuto anche dai casinò i Sands di Adelson, avrebbe fornito ai clienti la possibilità di poter scegliere il proprio fornitore, compresi ovviamente quelli incentrati sull’energia rinnovabile.